Carissimi,

rivolgo a tutti il mio augurio più sentito ed affettuoso per un Natale sereno.

Per tutti noi, studentesse, studenti, famiglie, personale docente e non docente, dirigente, questo momento storico ha distorto le nostre abitudini e ci ha costretto a modificarle per

affrontare un nemico sconosciuto e invisibile, il Covid 19.

Oggi siamo costretti a riflettere sulle conseguenze di ciò che facciamo, a prestare più attenzione anche alle piccole cose.

Siamo consapevoli che quello che facciamo o che non facciamo ha delle ripercussioni sugli altri, sul territorio, sull’ambiente e su chi verrà dopo di noi.

Tutti noi sappiamo che l'evoluzione dell'epidemia in Italia è stata più grave del previsto e il contributo pagato in termini di vite umane è stato molto pesante.

Siamo prossimi alle feste natalizie, il fascino del Natale, come ben sappiamo, è grande e magico con le sue luci, le decorazioni, i preparativi e dovrebbe trasmettere serenità.

Un tempo il Natale si festeggiava in modo semplice, i doni erano pochi ma regalavano felicità.

Il Natale era quindi il momento dell’anno in cui grandi e piccoli trovavano armonia, pace nonché un’occasione per ritrovare i propri cari.

Forse oggi c’è poco di religioso in questa festa, pochi pregano e spesso ci si scorda che il Natale non è fatto solo di regali ma dovrebbe essere anche un periodo di riflessione.

Questo sarà un Natale diverso e il coronavirus ci fa capire che non ci salviamo da soli.

Questo triste periodo ci fa comprendere che dobbiamo aiutarci l’un l’altro senza lasciare nessuno da solo ad affrontare le avversità della vita.

Un pensiero particolare va alle studentesse e agli studenti che hanno pagato il prezzo più grande di questa emergenza.

Con la scuola chiusa e la didattica a distanza la tecnologia a disposizione non ha potuto certo compensare quanto perso in termini di relazioni.

E’ doveroso un sincero ringraziamento a tutta la comunità educante, alle studentesse, agli studenti, al personale docente e non docente, ai genitori e ai nonni per l’impegno profuso.

Ognuno deve fare ciò che è bene per sé e ciò che è bene per gli altri, consapevoli che se perderà qualcuno, perderemo tutti; se vinceremo, vinceremo solo insieme.

È Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro. (Madre Teresa di Calcutta)

Buon Natale                                                                                                                                                      Alfonso Costanza