All'Aletti di Trebisacce un seminario dal titolo “Violenza e Femminicidio: come contrastare la violenza di genere”
Il convegno ha avuto carattere dialogico e ha tenuto alta l’attenzione di tutti i partecipanti. Presenti anche i rappresentanti del Comitato Pari Opportunità che hanno esposto la natura e le funzioni del Comitato
TREBISACCE - Sabato 24 febbraio 2024, nell’Aula Magna dell’istituto Aletti nell’ambito del Progetto “#Generazione Pari”, il Comitato Pari Opportunità degli Ordini Forensi d’Italia ha incontrato gli alunni delle classi quinte della sede di Trebisacce e Oriolo per discutere sul tema della violenza di genere: “ Violenza e Femminicidio – come contrastare la violenza di genere”.
«Sono intervenuti - riporta la nota dell'istituto - il Dirigente Scolastico A. Costanza per i saluti Istituzionali e di seguito per gli interventi gli Avvocati P.G. Bruno, E. Cofone, M. Monte, M.T. Petta, G. Servidio. Il dirigente ha evidenziato che la scuola deve essere sempre attenta a questi momenti di sensibilizzazione e divulgazione, ha espresso con fermezza che “è necessario parlare di questi temi con gli addetti ai lavori non solo in occasione del 25 novembre, ma avviando una costante interazione con coloro che svolgono il delicato compito di prevenire fenomeni turpi”».
«I relatori - si legge ancora - hanno utilizzato un linguaggio semplice e comprensibile, senza eccessi di tecnicismi e limitando al minimo i riferimenti a norme, codici, questioni giuridiche. Il convegno ha avuto carattere dialogico e ha tenuto alta l’attenzione di tutti i partecipanti; l’interazione è stata costante. I rappresentanti del Comitato Pari Opportunità, hanno esposto la natura e le funzioni del Comitato (anche in relazione al ruolo sociale dell’Avvocatura), evidenziando le regioni che hanno determinato l’iniziativa: diffusione della cultura di parità e non discriminazione, in stretto rapporto con la Scuola come luogo naturale di educazione alla parità e al rispetto, evidenziando la “questione culturale” del fenomeno sviluppata nell’incontro».
«I ragazzi hanno organizzato una serie di momenti di riflessione, scegliendo brani musicali significativi, monologhi di grande intensità emotiva, intramezzi di danza con scenografie che evidenziassero plasticamente la violenza generatrice dei tristi eventi di cronaca. Il dibattito è stato vivace e coinvolgente. La richiesta di chiarimenti normativi, le istanze di tutela, la consulenza nella denuncia e l’assistenza in tutto l’iter procedurale. I relatori hanno provato a rispondere con dovizia e semplicità, hanno raccolto le preoccupazioni di una generazione spesso smarrita nei miasmi burocratici. L’Aletti - riporta in conclusione la nota - è e sarà riferimento per contrastare con forza tali fenomeni promuovendo buone pratiche per il rispetto della pari dignità umana».