Cos'è
Piccolo Vademecum Anti-Bullismo
Se ti trovi ad osservare episodi di Bullismo
– Chiama altri compagni: spesso non c’è bisogno di intervenire, ma insieme si possono creare diversivi.
– Racconta ad un adulto di fiducia quello che hai visto e sentito, senza avere paura di fare la spia o delle ripercussioni: se fossi tu in difficoltà, saresti felice che qualcuno ti aiutasse.
– Non sottovalutare l’accaduto e non aspettare a riferirlo: “prevenire è meglio che curare”.
– Proponi ai tuoi insegnanti di dedicare tempo per affrontare il problema in classe, attraverso discussioni, approfondimenti, lavori di gruppo, elaborazione di materiale.
– Cerca di convincere il bersaglio a rivolgersi a una figura di riferimento adulta.
– Se sei a conoscenza che qualcuno subisce prepotenze, cerca di tenerlo/a d’occhio e non lasciare che resti da solo/a. Sforzati di integrarlo/a il più possibile nel gruppo, anche se non ti è simpatico/a: solidarietà e amicizia sono due cose diverse. Prova a fare lo stesso anche con il bullo.
– Fai capire al bersaglio che può contare su di te, dimostrati capace di ascoltarlo/a e sostenerlo/a senza spifferare le sue confidenze ad altri amici.
– Cerca di alleviare il senso d’impotenza e il senso di colpa che il bersaglio probabilmente prova: c’è sempre una soluzione al problema e il pretesto delle prepotenze non è mai giustificabile.
– Cerca di affrontare il bullo, chiedendogli/le con tono fermo il perché del suo comportamento: dichiara ad alta voce che le prepotenze non sono accettabili e chiedigli/le di smetterla. Sii duro/a verso il comportamento, non verso la persona.
– Non trattare il bersaglio come una ‘povera vittima’, bensì aiutalo/a a contrastare il bullo con intelligenza e sicurezza di se.
SE TI RENDI CONTO DI ESSERE BERSAGLIO/VITTIMA
– Cerca di restare solo/a il meno possibile, soprattutto in situazioni che sfuggono al controllo degli adulti (intervallo, spogliatoio, bagni…).
– Prova a raccontare quello che ti succede agli amici senza vergognarsi di chiedere il loro aiuto. Non aspettare che la situazione peggiori.
– Cerca di raccontare a genitori o insegnanti di fiducia quello che ti capita: non si tratta di fare la spia. Se proprio non riesci a parlarne liberamente, scrivi una lettera o un e-mail.
– Cerca di evitare il bullo, allontanandoti senza stabilire alcun contatto visivo: non avere paura di sembrare vigliacco/a.
– Sforzati di non reagire all’aggressione fisica con la violenza: potresti peggiorare la situazione, farti male, o essere incolpato/a ingiustamente.
– Cerca di non reagire arrabbiandoti o piangendo in presenza del bullo: è esattamente quello che vuole.
– Se il bullo vuole rubarti o romperti qualche oggetto personale, lascialo fare: le cose si possono ricomprare, l’incolumità della tua persona è più importante. Appena puoi, racconta ad un adulto ciò che è successo.
– Prova a tenere un diario su cui riportare gli episodi spiacevoli: ti aiuterà a ricostruire con precisione gli avvenimenti.
– Quando ti senti in pericolo, cerca di attirare l’attenzione delle persone intorno.
– Se ricevi messaggi minatori o offensivi, conservali come prove.
– Se in altri contesti ti capita di trovarti davanti a qualcuno più debole di te, resisti alla tentazione di sfogarti su di lui/lei: non ti aiuterebbe a risolvere i tuoi problemi.
– Prova a concentrarti sul fatto che agire con aggressività non è un segnale di forza, ma piuttosto un modo per coprire le proprie debolezze.
– Sforzati di pensare che la tua situazione, per quanto possa sembrarti senza via di uscita, non durerà per sempre, coinvolge solo alcune persone, si realizza solo a scuola, etc.
– Rifletti sul fatto che l’essere trattato male da alcuni non significa che tu ti meriti di essere trattato male: il tuo valore non dipende dal comportamento dispregiativo degli altri nei tuoi confronti.
– Concediti occasioni per sfogare la tua frustrazione: trattenere le emozioni non fa bene, un bel pianto liberatorio al momento giusto potrebbe farti sentire meglio.
SE TI RENDI CONTO DI COMPORTARTI DA BULLO
– Invece di sfogare la tua aggressività, conta fino a 10.
– Un modo alternativo e produttivo per scaricare l’aggressività è impegnarsi in attività fisiche e sportive.
– Prova a pensare cosa potresti fare in alternativa: invece di minacciare, aggredire, criticare, umiliare, zittire, svalutare, canzonare, urlare, insultare, ecc… prova a dire chiaramente come la pensi e cosa desideri, prova ad esprimere la tua opinione senza offendere o mancare di rispetto agli altri.
– Sforzati di metterti nei panni del bersaglio: come ti sentiresti al suo posto?
– Sforzati di trovare qualcosa in comune con le persone verso cui si indirizza la tua aggressività.
– Prova a riflettere sulle conseguenze delle tue azioni: potresti rischiare sospensioni o punizioni; gli insegnanti potrebbero penalizzarti con voti bassi e potresti rischiare la bocciatura; i compagni potrebbero trovarti antipatico ed evitarti…
– Cerca di immaginare altri modi per renderti simpatico e popolare a scuola: il vero leader è rispettato, non temuto.
– Prova ad investire sugli aspetti positivi del tuo carattere e sulle cose che sai fare bene.
– Spesso ciò che ci infastidisce negli altri è qualcosa che è anche in noi: prova quindi a ragionare sui reali motivi alla base del tuo disagio e cerca soluzioni diverse per risolverlo.
SE SEI VITTIMA DI CYBER-BULLISMO, COSA PUOI FARE?
· Non rispondere a sms, mms, email o post molesti o offensivi nei tuoi profili sui social network.
· Se gli sms, mms, le email o i post nei tuoi profili sui social network ti infastidiscono cancellali, bloccando la persona che te li ha inviati (per vedere come bloccare, consulta la sezione “privacy” nella tua casella mail o nel tuo profilo).
· Salva i messaggi che ricevi prendendo nota del giorno e dell’ora in cui arrivano (se chat, salva la cronologia).
· A seconda di dove ricevi le minacce, cambia nickname, o numero di cellulare o l’indirizzo mail.
· Se qualcosa che avviene online ti infastidisce (o fa stare male un tuo amico), parlane con un adulto di cui ti fidi.
· In caso di minacce o proposte che t’infastidiscono, parlane immediatamente con gli adulti di cui ti fidi.
· Puoi chiedere un consiglio o un aiuto a Telefono Azzurro, per te o per un tuo compagno vittima di cyberbullismo, chiamando il numero 1.96.96 (anche in forma anonima), oppure contattando Telefono Azzurro anche via chat, tutti i giorni dalle 16.00 alle 20.00, accedendo al sito www.azzurro.it e cliccando su “ch@tt@ con Telefono Azzurro!”.
A cosa serve
Il Parlamento ha dato il via libera alle nuove disposizioni contro il fenomeno del cyberbullismo.
Nella Gazzetta del 3 giugno 2017 è stata pubblicata la Legge 29 maggio 2017 n. 71 recante
"Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del
cyberbullismo"
Come si accede al servizio
Luoghi in cui viene erogato il servizio
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indirizzo
Via Spalato, snc - Trebisacce
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CAP
87075
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Orari
8.00
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Email
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PEC
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Telefono
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Cosa serve
Legge nazionale n. 71/2017 e regionale n. 1/2017 in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo
È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge 71 del 29 maggio 2017.
Tempi e scadenze
Nessuna
Documenti
Contatti
- Telefono: 0981 500 874
- Email: csis06300d@istruzione.it
Struttura responsabile del servizio
Ulteriori informazioni
Presso segreteria